PER AGEVOLARE LA TRANSIZIONE AD UNA NUOVA ALIMENTAZIONE
La transizione ad una alimentazione e ad un modo di vivere più naturale dovrebbe farsi senza grossi conflitti.
Se a volte il cambiamento avviene troppo velocemente, si evitano troppo infretta i cibi a cui si era precedentemente abituati, cercando di cambiare dal giorno alla notte, è inevitabile fare degli errori e ritornare, nel giro di qualche tempo, al vecchio modo di vivere, oppure mettersi alla ricerca di qualcosa d’altro. All’inizio di questo nuovo modo di mangiare,è meglio iniziare solo con alcune preparazioni di base, come il riso integrale, minestre con alghe, alcune verdure cotte in modi diversi, un po’ di te bancha. Dopodichè giorno dopo giorno, una settimana dopo l’altra è possibile ampliare gradatamente la nostra selezione di cibi naturali e introdurre nuovi metodi di cottura. Anziché eliminare determinate categorie ci cibi dall’alimentazione, è meglio ridurne inizialmente il consumo(e bilanciarli con più verdure), poi ricorrere a cibi intermedi di qualità migliore. Durante il periodo di transizione, ci saranno momenti in cui verrà una gran voglia di riassaggiare i vecchi cibi e le bevande a cui eravamo abituati, soprattutto quelli della nostra infanzia. Anziché sopprimere questi bisogni naturali, è meglio accettarli e prendere una piccola quantità del vecchio cibo di tanto in tanto, finchè a poco a poco, quelle vecchie voglie se ne andranno del tutto. Oltre alle voglie, il processo di scarica è accompagnato da alcune manifestazioni fisiche anormali che possono durare dai 3 ai 10 giorni e, in alcuni casi fino a quattro mesi, fino a che, la quantità del sangue si è completamente rinnovata.